È bufera su Netflix: blitz delle autorità nelle sedi europee

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Un’operazione coordinata di vasta portata ha scosso questa mattina i vertici europei del colosso dello streaming Netflix (qui l’ultima trovata della piattaforma: il Netflix Sans), con perquisizioni simultanee nelle sedi di Parigi e Amsterdam. L’indagine, che vede il gigante dell’intrattenimento al centro di pesanti sospetti di evasione fiscale e impiego irregolare di manodopera, segna un momento cruciale nella lotta alle pratiche fiscali aggressive delle multinazionali digitali.
Secondo quanto rivelato da fonti autorevoli all’agenzia France Presse, e successivamente ripreso dal settimanale Marianne, l’operazione rappresenta l’apice di un’indagine avviata nell’ultimo trimestre del 2022 dall’Ufficio centrale anticorruzione, in stretta collaborazione con la Procura nazionale francese delle finanze (PNF). Gli inquirenti ipotizzano un articolato sistema di riciclaggio e frode fiscale aggravata, orchestrato attraverso una complessa rete organizzativa.
La perquisizione della sede centrale EMEA di Amsterdam, condotta da un team congiunto di investigatori olandesi e francesi, evidenzia la dimensione internazionale dell’inchiesta. “L’operazione è il risultato di mesi di cooperazione penale tra le autorità dei due paesi, coordinata da Eurojust”, ha precisato una fonte giudiziaria.
I precedenti in merito all’indagine risalgono al 2023
Le prime avvisaglie erano emerse già nell’estate 2023, quando circolavano voci di accertamenti fiscali in Francia relativi al triennio 2019-2021. All’epoca, Netflix aveva risposto attraverso un portavoce, ribadendo il proprio impegno nel rispetto delle normative fiscali in tutti i paesi in cui opera.
Netflix, che vanta oltre 282 milioni di abbonati globali e ricavi trimestrali che sfiorano i 10 miliardi di dollari, ha recentemente celebrato il decennale della sua presenza in Francia. Nel paese transalpino, dove conta più di 10 milioni di famiglie abbonate, l’azienda sostiene di ottemperare pienamente agli obblighi normativi, tra cui gli investimenti nella produzione locale, il versamento dell’IVA e il contributo del 5,15% del fatturato al Centro Nazionale del Cinema (CNC).
Una vicenda, questa, che si inserisce nel più ampio dibattito sulla tassazione delle grandi piattaforme digitali in Europa, evidenziando la crescente attenzione delle autorità verso le strategie fiscali dei giganti dello streaming. In attesa di sviluppi, vi lasciamo con i 10 migliori documentari disponibili su Netflix.
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