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5 motivi per iniziare a guardare La giudice

Le serie tv coreane si sono fatte sempre di più riconoscere in questi ultimi anni, complice il successo internazionale che ha avuto Squid Game, seguito a ruota da serie come, in ultima, The Glory. La giudice è una serie di Netflix uscita nel 2022, composta da una sola stagione (per ora) da 10 episodi, che hanno diversi archi narrativi e trattano diversi casi.

La serie è ambientata nella Corea moderna, dove vige la legge sui minori, i quali non sono imputabili per legge. Ciò comporta una crescita sempre più frequente di crimini e atti violenti da parte dei minorenni, consapevoli di non ricorrere a nessun tipo di punizione dal momento che la legge li tutela. La giudice (interpretata dalla bravissima attrice coreana Kim Hye-soo) è una serie cruda, che già dal primissimo episodio mette in scena un crimine violento ed efferato, facendoci da subito capire che non importa l’età che hai, la criminalità e la violenza non hanno tempo. Varrebbe guardare questa serie solo per la protagonista, la giudice Shim Eun-seok, dallo sguardo freddo e dal temperamento ancora più glaciale. I casi che vengono trattati seguono le tematiche più disparate, facendoci capire quanto è grave la criminalità giovanile in Corea.

Se da queste poche righe non vi ho incuriosito abbastanza, vediamo quali sono i 5 motivi per iniziare a guardare “La giudice” su Netflix

1. La criminalità giovanile

La giudice (640×360)

La giudice è un eccellente dramma giudiziario, che affronta i temi più delicati e piuttosto crudi da digerire: fin dal primo episodio veniamo messi davanti all’impossibilità di rispondere alla domanda “E io che cosa farei al posto della giudice?”. Infatti, i casi che vengono trattati affrontano la complessità di prendere una decisione giusta, poiché se inizialmente sei portato a pensare alla palese consapevolezza degli imputati, andando avanti emergono fattori sociali e culturali che hanno inevitabilmente influenzato la condotta di questi ragazzi. Affrontando temi quali prostituzione, malattie mentali, abusi e bugie, questa serie tv offre importantissimi spunti di riflessione, che ci fanno entrare nel vivo del grande problema della criminalità giovanile.

2. I punti di vista

La giudice Sim Eun-seok (640×360)

Un modo decisamente interessante di raccontare questo tipo di storie, è mettere a confronto punti di vista differenti: quello della giudice Shim Eun-seok, freddo e distaccato, quello dei suoi due colleghi Cha Tae-Joo e Kang Won-joong, e quello dei giovani criminali che attraversano le aule del tribunale minorile. Alcune storie trattate ne La giudice sono ispirate a fatti realmente accaduti, che ci metteranno in difficoltà, dal momento che ci offrono testimonianze contraddittorie tra di loro.

3. Lo sguardo sulla società

La giudice (640×360)

La giudice affronta il tema della criminalità giovanile in modo totalmente innovativo, soprattuto perché affronta in modo critico la società moderna coreana, e di come i casi di criminalità vengono gestiti all’interno dei tribunali. Viene esplorato in modo profondo il rapporto che questi ragazzi hanno con i genitori e con gli adulti in generale, e di quanto siano fondamentali nella crescita e nello sviluppo dei figli. Questa serie tv apre gli occhi su come l’educazione è decisiva, e invece che punire i ragazzi per gli errori commessi e fargli capire che è sbagliato, vengono invece coccolati, o vengono sminuite le azioni che compiono.

4. L’inefficienza giudiziaria

La giudice (640×360)

Viene mostrato in modo chiaro anche l‘inefficienza della nostro sistema giudiziario, dal momento che è più importante chiudere una sentenza in breve tempo piuttosto che pensare a come punire ed educare i giovani coinvolti in questi crimini. Con il risultato che, anni dopo, alcuni di loro si troveranno coinvolti in stupri e prostituzione. Il compito della magistratura dovrebbe essere, prima di tutto, assicurarsi che questi giovani vengano educati e siano seguiti, per assicurarsi che non vengano più coinvolti in crimini futuri.

5. La giudice

Shim Eun-seok (640×360)

Per concludere, la serie andrebbe guardata sopratutto per lei, la protagonista indiscussa della serie. La giudice Shim Eun-seok inizialmente appare fredda, distaccata, determinata a punire i giovani criminali che odia profondamente, ma scopriremo in seguito che questo è dovuto da un evento traumatico che le è capitato. La sua sete di giustizia va al di la di ogni cosa, determinata più di ogni altro a far in modo che il sistema giudiziario sia il più imparziale e corretto possibile, andando spesso contro le opinioni dei suoi colleghi.