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Arrivata su Netflix con un hype altissimo, Il Problema dei 3 Corpi, ora disponibile su Netflix, ha ricevuto ampi apprezzamenti per la sua ambiziosa trasposizione del romanzo di Liu Cixin. Tra le serie più viste e discusse, forse anche tra le più complicate da capire, ha fatto molto discutere. Tuttavia, alcuni punti critici sono emersi tra gli spettatori. Tra i diversi problemi, solo alcuni sono legati alla trasposizione, diversi riguardano la scrittura e lo sviluppo dei personaggi. Anche la sceneggiatura, resa fruibile al più vasto pubblico, ha tralasciato diversi aspetti di cui andremo a parlare in seguito.

Pur fatta premessa che si tratti di una serie davvero ottima, il lato critico non può non notare alcuni punti che l’avrebbero resa ancora migliore, quasi perfetta. Nonostante i punti critici di cui andremo a discutere, infatti, Il Problema dei Tre Corpi rimane una serie degna di nota. E riesce ad affrontare con ambizione e creatività la sfida di portare su schermo un materiale di fantascienza estremamente complesso.

I personaggi potevano essere caratterizzati meglio

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La serie tv Il problema dei 3 corpi

Uno dei principali problemi della serie è la mancanza di personaggi ben definiti e dalla profondità psicologica necessaria. Questi personaggi risultano piatti, con motivazioni e emozioni poco chiare o approfondite. La complessità psicologica, che sarebbe fondamentale per renderli realistici e coinvolgenti, è spesso assente. Nonostante sia basata su una solida premessa di fantascienza, la serie è appesantita da personaggi bidimensionali e da una sceneggiatura debole.

Inoltre, anche se affrontano eventi cruciali e sconvolgenti, come la scoperta che le leggi della fisica potrebbero non avere senso, manca il dramma umano essenziale per rendere le loro esperienze convincenti. Le loro reazioni sembrano superficiali e poco realistiche, riducendo l’impatto emotivo delle situazioni. La serie avrebbe bisogno di una maggiore profondità emotiva per far emergere la vera complessità delle esperienze dei personaggi (se ti è piaciuta questa serie allora non puoi perderti questi titoli).

La narrativa de Il Problema dei 3 Corpi

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Il problema dei 3 corpi – Netflix

Un’altra cosa che non è stata particolarmente apprezzata dagli amanti del genere, è stata una narrativa che non presentava troppe novità. In particolare, l’eccessiva densità di eventi nel pilot di Il Problema dei 3 Corpi si riflettono in diversi aspetti della serie. Un esempio lampante è la presentazione dei personaggi principali nel primo episodio, dove vengono introdotti numerosi protagonisti senza approfondire adeguatamente le loro storie o motivazioni. Questo approccio affrettato e sovraccarico rende difficile l’identificazione degli spettatori con i protagonisti, poiché non c’è abbastanza spazio per sviluppare la loro complessità emotiva.

Inoltre, la serie utilizza una quantità eccessiva di plot twist nel pilot, cercando di mantenere l’attenzione degli spettatori con rivelazioni improvvise e colpi di scena. Un esempio è il momento in cui si scopre che alcuni scienziati sono stati ossessionati da un misterioso conto alla rovescia prima di suicidarsi. Questa rivelazione viene presentata in modo così rapido che non c’è il tempo di elaborare appieno l’importanza o le implicazioni di questo evento per la trama complessiva della serie. Il risultato è una narrazione affrettata e superficiale che non permette ai temi e agli sviluppi della storia di essere adeguatamente esplorati e compresi dagli spettatori, compromettendo così il coinvolgimento emotivo e l’interesse nella serie nei successivi episodi (se sei alla ricerca di nuove serie da vedere qui trovi diversi spunti).

Dopo un inizio con il botto, la serie rallenta

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Eiza Gonzalez ne Il problema dei 3 corpi

Le debolezze nelle puntate successive di Il Problema dei 3 Corpi diventano evidenti a causa delle limitazioni imposte dalla struttura narrativa eccessivamente densa del pilot. Dopo un inizio frenetico e sovraccarico di avvenimenti, la serie rallenta drasticamente nei capitoli successivi, perdendo slancio e coerenza narrativa. Un esempio tangibile di questa debolezza è l’evoluzione dei personaggi e delle loro interazioni.

Nel pilot, molti personaggi vengono introdotti in modo affrettato e poco approfondito, lasciando poco spazio per lo sviluppo dei loro archi narrativi. Questo porta a una mancanza di coerenza nei comportamenti e nelle motivazioni dei personaggi nelle puntate successive. Inoltre, le puntate soffrono di una narrativa più lenta e meno coinvolgente rispetto al pilot. Dopo un inizio così frenetico, il ritmo della serie si stabilizza e diventa meno incisivo, con scene che si trascinano e dialoghi che mancano di tensione e profondità. Questo rende la visione meno interessante e può far perdere l’interesse degli spettatori nel proseguire la visione (qui trovi le migliori serie Sci-Fi di sempre).

Semplificazione eccessiva del romanzo Il Problema Dei 3 Corpi

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Il problema dei 3 Corpi

La semplificazione eccessiva del romanzo di Cixin Liu nella serie Netflix si manifesta attraverso diversi compromessi nella trama e nei temi, che rendono l’adattamento più accessibile ma meno fedele e profondo rispetto all’opera originale. Innanzitutto, la serie tende a semplificare i personaggi e le loro motivazioni rispetto al romanzo. Ad esempio, personaggi complessi e sfaccettati come Ye Wenjie, che nel libro esplora profondamente il suo rapporto con la Rivoluzione Culturale e le conseguenze della sua ricerca scientifica, vengono ridotti a stereotipi o archetipi più semplici nella serie. Questa semplificazione rende i personaggi meno ricchi e meno interessanti per gli appassionati del libro, che potrebbero rimanere delusi dall’assenza di profondità emotiva e psicologica (qui trovi un approfondimento sulle serie di fantascienza moderne).

Inoltre, la serie Netflix tende a enfatizzare gli elementi spettacolari e visivi a discapito delle tematiche filosofiche e scientifiche complesse presenti nel romanzo. Ad esempio, le teorie astronomiche e fisiche che costituiscono il nucleo del romanzo vengono semplificate o addirittura omesse nella serie, per favorire una narrazione più lineare e facilmente comprensibile. Questo forse, su tutti, è stato l’aspetto meno apprezzato (nella serie) dai conoscitori dell’opera madre.