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Il cancro di un personaggio in Grey’s Anatomy è ispirato alla vera storia di un membro dello staff

Grey’s Anatomy, anche se a volte risulta poco realistico, in alcune occasioni riesce a toccare la realtà più di ogni altra serie tv in circolazione. La storia che vi raccontiamo oggi ne è un esempio lampante.

Come sappiamo, uno dei medici più esperti del Grey Sloan, Catherine, madre di Jackson Avery, soffre per una malattia. L’episodio 15×07 si concentra proprio sulla donna e sul suo cancro al midollo spinale. Catherine, una volta scoperto di avere un cancro raro e aggressivo, chiede a Meredith e Koracick di salvarla. Purtroppo questa storia è tragicamente vera ed è ispirata alla vicenda personale di una delle sceneggiatrici dello show: Elisabeth Finch.

La donna ha firmato la sceneggiatura di questo episodio basandosi sulla propria esperienza personale. Infatti la Finch si è ammalata, tempo fa,  di un cancro molto raro alle ossa. Quando la showrunner Krista Vernoff le ha chiesto di portare  all’interno dello show la sua storia, l’ha vista come una vera opportunità per chi come lei sta soffrendo.

Elisabeth Finch ha raccontato in un articolo, su Elle.com, come è nato questo episodio e le emozioni struggenti che ha suscitato, sia in lei, sia negli attori.

«Il mio capo, Krista Vernoff, mi ha suggerito di utilizzare il mio punto di vista per scrivere una trama in cui viene diagnosticato un cancro anche a uno dei nostri amati personaggi. Ho immediatamente ripensato a nove mesi e quattro giorni prima, quando mi ero seduta in un gruppo di  supporto per il cancro a cui ho partecipato (solo una volta, perché sono brava a chiedere aiuto mentre sto dicendo di no)  e una donna con una sciarpa inveiva contro i suoi dottori. Il suo oncologo ha omesso di dirle che avrebbe perso i capelli, il seno o il desiderio sessuale quando hanno discusso le opzioni di trattamento. “Immagino che abbia pensato che mi fossi preoccupata di come apparivo, o di come avrei perso il mio caldo marito”,  ha detto. Nessuno ha riso. Perché eravamo tutti troppo abituati ai dottori che non ci dicevano  le verità che dovevamo sentire. Ero certa che Catherine Fox avrebbe dovuto essere il personaggio a cui diagnosticare  il cancro – un chirurgo brillante, intelligente, sexy, di 60 anni – di fama mondiale – il cui fuoco è eguagliato solo dall’attrice che la interpreta: Debbie Allen. Volevo che a Catherine venisse diagnosticato un tumore spinale simile al mio, solo che questa volta i medici le avrebbero detto la verità. Perché lei, come il resto del mondo, non dovrebbe viverla  in nessun altro modo. Così ho iniziato a delineare l’episodio con il supporto di uno straordinario staff di sceneggiatori, ma mi sono segretamente convinta che l’episodio non sarebbe mai andato in onda. (…) Ho scritto in uno stato di frenesia di paura e dubbio, non ho riconosciuto quanto di me ho scritto nell’episodio finché non sono stata sul set e tutto ciò mi ha guardato dritto in faccia»

In questo episodio vediamo anche il debutto di Krista Vernoff dietro la macchina da presa. Forse anche questo ha spianato la sceneggiatrice ad accettare la proposta della Vernoff.

«Ho detto di sì perché avevamo attori il cui talento e impegno mi spezzavano il cuore ogni giorno,  nel miglior modo possibile. Ho detto di sì perché i miei colleghi scrittori, Andy Reaser e Meg Marinis,
mi hanno tenuta calma. Ho detto di sì perché Shonda mi ha scritto una e-mail in cui mi ha detto “ama te stessa di più”  e quando Shonda dice qualcosa del genere, tu la ascolti. Ho detto di sì perché la mia collega scrittrice di Shondaland, nonchè sopravvissuta al cancro infantile Tia Napolitano mi ha insegnato il valore di dire la verità sul cancro.  Ho detto di sì per la donna con la sciarpa, il cui nome ero troppo triste per ricordare nove mesi e quattro giorni fa.  Ho detto di sì perché Debbie Allen è mostruosa”

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