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Cosa ci ha insegnato Greek e perché 4 stagioni non ci bastano

Tutti i ragazzi italiani hanno un grande rimpianto: IL COLLEGE. Abbiamo passato tutta l’adolescenza a sognare di poter andare a vivere in uno di quei campus perfetti dove ognuno poteva scegliere le materie da studiare e vivere un’esperienza unica con nuovi amici, dove da teenager si diviene adulti in un modo o nell’altro. NO, questo non è una critica al sistema universitario italiano, questo è un articolo che parlerà del più grande telefilm che ha contribuito a sopperire a questa grande mancanza: GREEK, la confraternita!img_4094La verità è che 4 stagioni di Greek non sono abbastanza: ci sarebbe dovuto essere una quinta, una sesta stagione oppure, non so, un film che ci avrebbe fatto vedere come sono andate le cose dopo l’università a Casey, Evan, Ashley, Cappie e Rasty.
Greek ci ha insegnato tante cose, ci ha fatto immedesimare in quella vita che sognavamo dopo il liceo e ci ha fatto crescere insieme ai suoi protagonisti, trattando temi che riguardano tutti i neo adulti del mondo.

Immedesimandosi con Rasty abbiamo capito che, anche se a volte è molto difficile aprirsi a nuove esperienze e a nuove persone, magari completamente diverse da te, le amicizie sono la cosa più importante. Ma la cosa più importante che ci ha fatto capire è cosa è la scienza dei polimeri, seriamente, voi l’avreste mai saputo altrimenti?

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Ma parliamo di Cappie invece. Il nostro Cappieccino è l’essenza di Greek. Lui era fin troppo attaccato alla KKT, seguendo la filosofia della sinergia karmica faceva il Kappa tau di professione, tutto ciò per paura di crescere ma alla fine anche lui è riuscito a capire che partendo dagli intensi legami stretti al college si può andare avanti in maniera più saggia e più forte. Sicuramente è Cappie che ci ha regalato le più filosofiche pillole di vita che abbiamo potuto mai ascoltare, come: “Tesoro, quando la vita ti regala limoni, tu ti fai un Lemmondrop”.

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Caesy ci ha insegnato quanto sia difficile scegliere fra una vita “perfetta” e una vita “all’avventura”, naturalmente queste due vite sono rappresentate dai suoi due grandi amori: Evan e Cappie. A volte è difficile capire quali siano i propri sentimenti, buttarsi verso qualcosa di rischioso e di ignoto ma allo stesso tempo magnifico ed entusiasmante, ed è quello che lei fa: abbandona la sua vita già programmata che l’avrebbe portata a studiare legge, una materia che non la appassionava nemmeno così tanto, a sposare Evan e a diventare probabilmente la futura Jakie Kennedy. Abbandona questa vita per sé stessa, e per Cappie, l’incarnazione della libertà, del futuro aperto a tutti i cambiamenti, a tutte le possibilità.

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Anche Evan ci dà un’importante lezione: figlio di una tipica ricca famiglia patriarcale che per motivazioni ignoteè nel cast di Greek invece che in quello di Gossip Girl, riesce a ribellarsi anche lui da questa vita sì agiata ma piena di regole e costrizioni che costituiscono un peso troppo grande per un ragazzo di appena venti anni.

Alla fine da Greek abbiamo potuto imparare qualcosa da tutti quanti, anche da Dale e dalle suo cattolicesimo sfrenato che crolla appena conosce la cougar Sheila, o da Ashley (sicuramente adesso le ragazze avranno un gayradar di ultima generazione, ma per Ashley non fu così semplice), o dalla pazzia di Frenny, dalla ribelle Rebecca, da Scopino, ed è per questo che vorremmo tutti che questa magia non fosse mai finita, e vorremmo tutti sapere come è finita fra Cappie ed Evan, se Rusty ha vinto o meno il Nobel, e dove sono quei ragazzi che un tempo passavano le serate a vestirsi in modo strano per feste dai temi pazzeschi, che giocavano a Birra-pong professionalmente, quando la cosa più importante della vita era l’elezione del nuovo presidente della ZBZ o una serata al Dobler. Perchè in qualche modo quei ragazzi siamo anche noi.img_4093