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Si sa, Friends è la madre delle comedy e rappresenta il manifesto di un’epoca. Guardare le prime stagioni della serie, infatti, è una totale immersione negli anni ’90, con le loro mode e costumi. Non solo: lo show, grazie ai suoi protagonisti e alle loro avventure, è stata in grado di rivoluzionare il mondo, emozionando intere generazioni fino ai nostri giorni. Questo non le ha però evitato critiche: vista con il senno di poi e con distacco, Friends è stata ritenuta perfino omofoba e razzista (ne parliamo in questo articolo).

Ma la serie non si fa abbattere dalle critiche infondate, sopravvive nel tempo e, anche grazie all’inserimento di tutte le stagioni nel catalogo Netflix, sembra non tramonterà tanto facilmente. La verità è che il mondo ha bisogno dei sei amici che si ritrovano al Central Perk, perché una volta entrati nella grande famiglia di Friends è difficile abbandonarla. Anche se i nostri protagonisti hanno lasciato le chiavi dell’appartamento n. 20, il mondo non è ancora pronto a chiudersi alle spalle la porta viola con la cornice dorata.

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Friends ha aperto la strada a una lunga serie di comedy e sit-com che l’hanno presa come punto di riferimento.

Prendiamo ad esempio How I Met Your Mother o New Girl. In entrambe le serie vediamo un gruppo di amici che condividono le proprie giornate, i brutti momenti e quelli felici. E poi, c’è la storia travagliata di due dei protagonisti che alla fine della serie finalmente riescono a ricongiungersi. Questi topoi classici li ritroviamo ormai nella maggior parte delle comedy e hanno visto la loro nascita proprio con Ross e Rachel e i loro amici.

La comicità travolgente, la briosità dei personaggi e la sicurezza di riuscire ad affrontare le situazioni più difficili con l’aiuto degli amici sono solo alcuni dei motivi che hanno assicurato la longevità di questa serie. Ma non è solo ciò che vediamo che l’ha resa così unica, A rendere inimitabile Friends sono state le emozioni che ancora suscita. La sensazione che proviamo dopo aver visto un episodio di questa serie è indescrivibile. Ci sono state numerose sit-com precedenti a Friends che ci hanno fatto ridere e ci hanno trasportato nel loro solare universo. Come dimenticare, per esempio, Willy, il principe di Bel Air o I Robinson?

Ma dobbiamo ammetterlo: Friends ha qualcosa in più.

Friends

Friends consente allo spettatore di empatizzare con i suoi protagonisti. L’innovazione di questa serie tv è che i personaggi ci vengono mostrati come persone in carne e ossa. Hanno difetti e pregi, soffrono e fanno soffrire. Così diventa possibile immedesimarsi con loro, con le loro vicissitudini, e comprendere i loro sentimenti e delusioni. Assistendo alla loro crescita e sviluppo personale, pian piano anche il pubblico accetta i cambiamenti, inevitabili nella vita reale come in quella fittizia.

Friends mette in scena la maturazione dei protagonisti e i cambiamenti che ne conseguono. E nessuno di loro è esente. Chandler, per esempio, che non riusciva a lasciarsi andare e scappava da tutte le relazioni serie, lo vediamo premuroso – e sarcastico – padre di famiglia. O Rachel, che smette di essere una ragazzina viziata e spocchiosa per diventare madre in carriera. Allo stesso modo, sulla stregua di questi personaggi, nelle successive comedy l’attenzione viene posta sulla caratterizzazione dei protagonisti e sulla loro evoluzione nel corso delle stagioni.

Quando i nostri protagonisti si guardano intorno, uniti nell’appartamento semivuoto di Monica – ma che in realtà è stato di tutti – leggiamo nei loro occhi la consapevolezza che ormai le cose saranno diverse.

Che anche quei ragazzi sprovveduti, che passano giornate a confidarsi al Central Perk, sono diventati degli adulti. E noi spettatori abbiamo assistito al cambiamento, al passaggio da un epoca all’altra, all’inizio di una nuova fase della vita di questi sei amici. E, con la chiusura di quella porta viola, è iniziata una nuova era che trae inevitabilmente ispirazione dalla sempiterna Friends.

Friends

Il mondo con Friends è cambiato in modo irreversibile. La visione della vita che ci mostrano i protagonisti, con le loro storie complicate, è un luminoso faro di speranza. E come Friends, tante altre serie successive hanno continuato questa missione. Quella di strappare un sorriso agli spettatori anche nelle giornate più grigie. Friends ha dimostrato che anche con una trama semplice si può continuare a stupire il pubblico ed emozionarlo. Un pubblico universale e finora nessun’altra serie è riuscita a eguagliarne la popolarità. Con tutte le sue pecche, i suoi buchi di trama e le imperfezioni, Friends resta la prova che anche la più semplice delle comedy può divenire un capolavoro intramontabile.

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