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9 film che riguarderei all’infinito

Ognuno di noi porta nel suo cuore dei film che, per vari motivi, non si stancherebbe mai di rivedere. Non sono per forza dei capolavori perché si sa, l’arte non deve essere necessariamente bella, ma deve far emozionare. Sono spesso quelle pellicole che istintivamente consigliamo ad amici e parenti e che ci stupiamo se non l’hanno ancora viste, perché non sanno che cosa si perdono. Istinto è proprio la parola chiave di questo pezzo, in cui vi racconto 8 film da vedere e vi spiego il perché ogni volta che posso colgo l’occasione per farlo. Non sono stata a pensarci troppo, perché sennò ne avrei inseriti come minimo 30 e non solo 9. Infatti, manca ad esempio uno dei miei registi preferiti, ovvero Tarantino; la spiegazione è semplice: mi piacciano tutti, eccetto Grindhouse. Non riuscivo a decidermi su quale inserire e, se in un momento sembrava prevalere Bastardi Senza Gloria, in un altro Django Unchained o Kill Bill o Le Iene. Insomma, un delirio.

Piccola parentesi tarantiniana a parte, concentriamoci ora sui 9 film da vedere che il mio istinto – e il mio cuore – mi ha suggerito di inserire in questo pezzo. Come sempre, attenzione agli spoiler.

1) Shutter Island

Film da vedere

Non potevo che iniziare dal mio preferito. Avete presente quelle pellicole con cui stabilite una connessione viscerale, talmente profonda che non sapete nemmeno voi come spiegarla? Ecco, a me è successo con Shutter Island, una vera e propria rivelazione. La prima volta che l’ho visto non sono riuscita a smettere di parlarne per una settimana. Lo infilavo in tutti i discorsi possibili, tant’è che i miei coinquilini hanno dovuto porre il veto sull’argomento.

Shutter Island non è classificabile, ambiguo come la sua storia e i suoi personaggi. Inizia come un giallo, ma da subito c’è quella sensazione di inquietudine perenne che non se va. In qualche modo percepiamo che non stiamo davvero vedendo la realtà, ma Scorsese è bravo nel depistarci, facendoci perdere in quella labirintica isola, con i continui colpi di scena. Più andiamo avanti, più le cose si fanno sempre più confuse, portandoci a uno dei finali più sconvolgenti non solo dei thriller psicologici, ma della cinematografia in generale. E il meraviglioso DiCaprio è così intenso e drammatico che ci investe con la sua emotività, ci fa riflettere per ore, giorni e settimane, specie con quelle battute conclusive che riassumono l’essenza dell’opera. Perché solo alla fine si comprende la grandezza di Shutter Island.

È una di quei film da vedere e rivedere, perché ogni volta si scoprono dettagli diversi e significati nascosi che all’inizio non avevamo colto, come avevo svelato nella mia rubrica di consigli cinematografici.

2) The Departed – Il bene e il male

Sempre DiCaprio (di cui, se non l’avevate ancora capito, sono innamorata persa), sempre Scorsese. E non solo: in questo capolavoro di film da vedere ci sono pure Jack Nicholson, Matt Damon, Mark Wahlberg, Alec Baldwin, Martin Sheen, Vera Farmiga e tanti altri. Ed è prodotto niente di meno che da Brad Pitt. Non male, eh?

The Departed è un thriller gangster che punta tanto sulla psicologia – cosa che mi affascina particolarmente: infatti, la sua chiave vincente è la rappresentazione della storia di due ragazzi, che si infiltrano rispettivamente nella mafia irlandese e nella polizia, non come un intrigo classico del genere, ma come uno spietato psicodramma. Crudele al punto da sbattere il braccio rotto di DiCaprio contro un tavolo, aggiungendo poi un linguaggio che lo rende vicino alla realtà e un personaggio criminale perfetto per quel mostro di bravura di Nicholson, che con DiCaprio fa scintille. Oltre a Damon che sveste i panni dell’eroe per una volta e lo fa dannatamente bene, capiamo che l’ambiguità del bene e del male dipende dall’educazione ricevuta, così come dalle figure che ci influenzano e ci crescono.

Vincitore di quattro Oscar, direi che non serve nient’altro per includerlo in questa lista.

3) The Prestige

Film da vedere

Se non era stata abbastanza chiara, amo i thriller psicologici. E Nolan con l’introspezione ci va a nozze. Pur apprezzando i suoi film (tranne i due che non posso giudicare perché non li ho visti, Memento e The Following, inspiegabilmente introvabili sulle varie piattaforme), a rapire il mio cuore è stato uno dei più sottovalutati del regista, ma anche uno dei più importanti per capire la sua poetica, dato che ne è il manifesto: The Prestige.

Infatti, The Prestige omaggia il cinema attraverso l’illusione e, così facendo, ci costringe ad andare oltre il semplice concetto: le vicende di Borden e Angier si intrecciano così intensamente che, nel tentativo di seguirle, perdiamo di vista il trucco, come succede negli spettacoli di magia. La cosa bella è che ci era già stato svelato, attraverso l’introduzione del Cutter di Michael Caine, e non l’abbiamo comunque visto arrivare. Almeno non io. E ne rimango sempre stupita, a ogni visione.

È un peccato che The Presitge abbia avuto la sfortuna di uscire tra Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro, passando così in sordina, perché il cast è strepitoso e la recitazione mi fa sempre venire i brividi di gioia. Soprattutto quella di Christian Bale, che potrebbe interpretare qualsiasi cosa e io lo guarderei senza pensarci due volte.

4) A Cinderella Story

Cambiamo un po’ genere, che sennò sarei capace di fare un intero articolo pieno di thriller psicologici. Come già scrissi in uno dei miei pezzi precedenti, quello delle scene, A Cinderella Story è IL film della mia infanzia/adolescenza. Ho consumato il DVD a forza di guardarlo e non mi vergogno di dire che, un tempo, lo conoscevo a memoria. Penso di non essere l’unica nell’affermare che ho sognato di essere Sam; o meglio, di avere un amore come il suo perché, insomma, la vita della ragazza non era proprio delle migliori, come del resto vuole la storia di Cenerentola.

Eppure, quella frase che suo padre continuava a ripeterle ha aiutato parecchi, me compresa, a non arrendersi di fronte alle difficoltà: “Non lasciare mai che la paura di perdere ti impedisca di partecipare”. L’ho scritta senza neanche andare a ricercarla su Google, tanto per farvi capire.

Di scene iconiche ce ne sono tantissime: Sam che scende dalla scalinata, la sua chiacchierata con Austin al ballo e la corsa per tornare al ristorante in tempo; quella dove consiglia ironicamente a Shelby di prendere dell’acqua, perché senza carboidrati, grassi o zuccheri; lei che affronta Austin nel bagno dei maschi dopo essere stata smascherata come Cenerentola; il ragazzo che lascia tutto e va da lei durante la partita sulle note dell’indimenticabile My Angel. E mi fermo, perché potrei continuare all’infinito.

5) Il diavolo veste Prada

Film da vedere

Ho perso il conto di quante volte ho visto Il diavolo veste Prada. Pur essendo consapevole dei molti difetti del film (soprattutto per quanto riguarda le due storie d’amore) e pur non essendo molto interessata alla moda, continua tutt’oggi a tenermi incollata allo schermo. Insomma, voi non avete mai desiderato di indossare quei cappotti che sfoggia Andrea in una delle scene della pellicola? Io tanto.

Il diavolo veste Prada riesce a dare una rappresentazione efficace sull’estrema rapidità nel mondo della moda, sull’esaurimento che provoca la scelta di una banale sfumatura di colore (soprattutto se cerulea), sulla convinzione che il modo di vestire determina la propria personalità. Ed è una società così influenzata dall’apparenza che porta a dimenticare valori più importanti quali l’amicizia, la famiglia o l’amore. Persino la salute.

Ma lo sappiamo benissimo che, oltre alla bravissima Anne Hathaway e al simpaticissimo Stanley Tucci, se continuiamo a ritornare a questo film da vedere è perché Meryl Streep ci regala una performance da Oscar (e la nomination se l’è guadagnata). È lei a innalzare ogni cosa, conferendo alla sua Miranda – una tiranna gelida, arrogante ma malinconica – la giusta antipatia e ambizione che la rendano odiosa ma affascinante. Pure di lei guarderei ogni cosa – l’ho amata particolarmente in un altra pellicola che vedrei sempre, ovvero Mamma Mia! – perché, come dice Cameron in Modern Family:

“Meryl Streep potrebbe interpretare Batman e sarebbe comunque la scelta giusta”.

6-7) Scream e Scary Movie

Ho messo questi due film da vedere nello stesso punto perché uno è diretta derivazione dell’altro.

La prima volta che vidi Scream praticamente feci la maratona di tutta la trilogia (il quarto me lo vidi il giorno dopo perché era troppo tardi), ma il primo rimane il migliore di tutti. È l’opera che ha rivoluzionato un genere in crisi, semplicemente brillante nella sua genialità, soprattutto nel modo in cui rivela apertamente le regole del genere che lui stesso segue, così da poterle infrangere e scriverne di nuove. Non solo possiede una delle scene d’apertura migliori di sempre, ma, mixando perfettamente terrore e commedia, gioca con il pubblico attraverso l’iconico Ghostface, con quella terrorizzante domanda: “Qual è il tuo film horror preferito?” Io risponderei senza pensarci: “Il tuo”.

Se mi mettete davanti Scary Movie (il +1 del titolo) so indicarvi praticamente tutto quello che succede prima che avvenga. Ammetto che sono stata indecisa tra il primo e il terzo, ma alla fine il mio cuore ha optato per la pellicola che ha dato inizio a tutto. Perché è una parodia pungente e spietata dei cliché dell’horror – e non solo – e che si estende all’intera società americana. Nessuno viene risparmiato in questo calderone esilarante di battute scomode, cattiveria gratuita e scene trash esilaranti come “BELLAAAAAAAAA” o quella del gruppo che decide le sorti dell’uomo che (non) hanno ucciso. E il colpo di scena finale, con la rivelazione di Ghostface, è terribilmente meraviglioso.

8) Jumanji

Film da vedere

“Nella giungla dovrai stare finché un 5 o un 8 non compare”: una frase ormai iconica, conosciuta anche da chi non ha visto Jumanji.

Ammetto che da bambina questo film mi spaventava perché avevo paura di essere mandata nella giungla e ritrovarmi in una situazione simile, con tutti questi animali e persone cattive a darmi la caccia, anche se oggi so che non potrebbe mai accadere. Ma si sa, la mente dei bambini è molto fantasiosa. Troppo, direi. La paura, però, è sparita in fretta, grazie soprattutto alle innumerevoli volte in cui l’ho visto. Diventando con il tempo uno dei film che più amo riguardare quando lo passano in televisione.

C’è molta avventura e ottimi effetti speciali a renderlo bello, oltre all’imprevedibilità delle situazioni e a quel pizzico di comicità che non guasta mai. Ma non è solo un film da vedere per bambini, perché Jumanji si dimostra un’opera intelligente nel legare al semplice movimento di pedine o alle parole una conseguenza dal quale imparare a crescere; cosa che vale tanto per i più piccoli, quando per i grandi. E poi, è sempre un’emozione incontenibile vedere Robin Williams sui nostri schermi.

9) Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Se mi pongono davanti la scelta delle scelte per un fan della saga, ovvero il film preferito tra gli otto, non avrei molti dubbi: pur oscillando anche sul quarto capitolo, Harry Potter 3 è in assoluto il mio preferito. Infatti, sembrava che la cassetta VHS che tutt’ora ho a casa mi chiedesse pietà da quante volte la mettevo nel registratore.

Sì, perché Harry Potter 3, oltre a essere uno dei più fedeli ai libri, abbandona lo stile “da bambini” di Columbus e presenta una versione più dark e oscura del protagonista, che diviene così più adulto e convincente. I nemici che deve combattere Harry – e pure gli altri personaggi – non sono più solo esterni, ma nascono dalla loro interiorità e l’utilizzo dei Mollicci ne è l’esempio più lampante. Allo stesso tempo, però, Harry Potter 3 parla di temi sociali importantissimi quali la ricerca di punti di riferimento, la non assolutezza del male, l’apparenza che inganna, il razzismo e via dicendo. E dai, a un livello più superficiale, chi non ha mai voluto avere in mano la mappa del Malandrino?

Tornando seri, Harry deve fare i conti con sé stesso e il suo passato grazie all’arrivo di alcuni personaggi amatissimi, tra cui quel Sirius Black che lascerà un vuoto troppo grande in noi. La scena della Stamberga Strillante, poi, l’attendo sempre con l’ansia della prima volta, così come il momento solenne in cui Harry salva sé stesso dai Dissennatori. Ed è sempre meraviglioso vedere Hermione dare una lezione a Draco in Harry Potter 3.

Così, dopo avervi raccontato le otto pellicole che non riesco a vedere perché troppo intense, adesso ho fatto lo stesso con quelli che, invece, guarderei in loop dalla mattina alla sera – ma non lo faccio perché non voglio stancarmene. Ne mancano tantissimi, come la trilogia di Indiana Jones che mio babbo mi fece vedere tempo fa (il quarto non mi è piaciuto). L’immancabile domanda con cui chiudo i pezzi è sempre la solita: quali sono i vostri 9 film da vedere e rivedere in continuazione?