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5 profonde differenze tra la prima e l’ultima stagione di American Horror Story

3) La caratterizzazione dei personaggi

La prima stagione inizia un progetto che non viene portato a termine. Lo studio che Ryan Murphy fa dei personaggi costruendoli a tavolino con importanti peculiarità e personalità taglienti viene meno già dalla sesta stagione.

Una differenza, questa, che rende emotivamente meno forte la serie rendendola più superficiale e piena di personaggi fondati semplicemente su cliché. Segno che da questo momento in poi le carte in tavola cambieranno facendo spazio solo alla parte inquietante e concreta della narrazione, mettendo un po’ in ombra le vere essenze dei protagonisti. Nessuno potrà mai dimenticare la magistrale interpretazione di Evan Peters nella prima stagione, quando – nei panni di Tate – ha dato forma e sostanza a un personaggio pieno di mostri interiori e ben formato.

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