5) Un americano a Roma


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In una lista di film quasi tutti provenienti da Hollywood, non potevamo farci mancare un pezzo della storia del cinema del Belpaese, cioè Un americano a Roma. Questa pellicola, che risale al 1954 e che ha consacrato la carriera di Alberto Sordi, è uno di quei film immortali in cui una scena è così iconica che la si vede ovunque. Sto parlando, ovviamente, della scena dei maccheroni. Nando, giovane ragazzo romano col mito dell’America, cerca di essere americano in tutto e per tutto, persino nel cibo: si prepara una sorta di bruschetta farcita con ingredienti a caso tra cui yogurt, senape e marmellata, convinto di assaporare qualcosa di davvero americano.
Ma di fronte a questa disgustosa bruschetta, Nando rinuncia all’impresa, arrendendosi a un piatto di spaghetti con la famosa frase “Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso!”. Un americano a Roma è di certo un film comico, ma la sua ironia ha qualcosa di tipicamente italiano, cioè un retrogusto d’amarezza. Il protagonista vive a Roma nel periodo del dopoguerra, dove l’America era non solo la superpotenza che aveva salvato l’Italia ma anche un sogno di ricchezza, opulenza e un’occasione di iniziare una nuova vita. Per questo Nando incarna il mito dell’America e alla fine del film riuscirà quasi ad arrivare nella sua terra promessa, se non fosse per un banale e terribile impedimento tipico della commedia all’italiana.